far outside the lines

Rebecca, 7teen
exchange student 2014/2015 ~
from Italy to Illnois
tvshows and bands addicted,
art lover, bibliophile


+ Follow About Buddies Tags Refresher


Theme by
M-iichiko. Thanks to Pixel-diary for the icons.

#001: L'ansia a Milano
Thursday, September 12, 2013 | 0 comments
Buongiorno a tutti! Come vi avevo detto nell’ultimo post il 10 settembre, cioè ieri, avevo l’appuntamento per il colloquio di selezione della WEP.
Io e mia madre siamo arrivate a Milano alle 11:45, abbiamo preso la metropolitana dalla stazione a Moscova e dopo aver fatto una passeggiata in zona e aver pranzato in un ristorante/pub bellissimo (la foto del mio pranzo la trovate sotto lol), ci siamo dirette alla sede dell’associazione. Ve lo dico: adoro quel posto. E’ un sacco spazioso, moderno e il personale è disponibile; è sempre un piacere andarci! Appena sono arrivata mia madre è andata via  e mentre aspettavo ho scambiato qualche parola con una ragazza che aveva finito i colloqui e dovrebbe partire per l’annuale in Sudafrica, spero di avere l’occasione di rivederla perché era tenerissima! Dopo qualche minuto la ragazza che mi aveva fatto entrare mi ha fatto compilare dei fogli con i miei dati personali, la famosa lista degli aggettivi e altre informazioni riguardo me stessa e le preferenze per la host family. Poi ho aspettato qualche minuto e la stessa ragazza di prima mi ha fatto accomodare in una stanzetta per lo SLEP test, che è del tutto diverso da come l’avevo immaginato. E’ diviso in due parti: listening e reading. Per la listening avevo a disposizione un iPod, mentre il reading era in un fascicoletto. Secondo la mia opinione è stato parecchio facile, specialmente la prima parte; nella seconda ho fatto un po’ di casino in una sezione, ma niente di che. Non serve avere 10 in inglese per passarlo, ecco. Ho anche finito prima dei 90 minuti a disposizione e sono stata lì una mezz’oretta ad aspettare, in cui ho ricontrollato un po’ la parte del reading e ho cercato di calmarmi in vista dei colloqui orali per cui ero parecchio in ansia.
Terminato il tempo la ragazza è venuta a chiamarmi e dopo aver aspettato ancora qualche minuto nell’ingresso, mi ha chiamato un’altra donna (scusate se sto così sul generale ma non so i loro nomi :/)  che mi ha condotto in una stanza, diversa da quella di prima. Mi ha fatto accomodare e dopo aver cercato i fogli che avevo compilato all’inizio (che non ha trovato) si è seduta e mi ha detto: “How are you?” con un sorriso a 32 denti. Panico. Ero convintissima che fosse la psicologa  e mi ci è voluto qualche secondo per realizzare e risponderle in inglese, però alla fine non penso di avere detto grandi cavolate. La mia pronuncia è terribile e a causa dell’agitazione a volte mi tremava un po’ la voce ma non ho risposto a monosillabi e anche in modo piuttosto sensato, quindi thumbs up per me. Tra l’altro quella ragazza era molto simpatica e mi ha fatto sentire a mio agio, thumbs up anche per lei.
Poi è stata la volta della psicologa, questa volta non ho neanche dovuto aspettare perché mi hanno fatto direttamente andare nella stanza dove riceveva lei. Mi ha detto come si chiamava ma non me lo ricordo, oops. Questa è stata la parte del colloquio dove ho fatto più fatica. Tolto il fatto che c’era il sole che mi picchiava addosso, stavo ancora pensando in inglese e non mi venivano alcune parole, a contrario del colloquio precedente non mi sono sentita per niente a mio agio. Mi è sembrato che invece di rassicurarmi mi pressasse; capisco il dover mettermi davanti tutti i fattori che dovrò considerare quando dovrò partire (se partirò), però avrebbe potuto essere un poco più ottimista e socievole. Vabbè, comunque anche qua non penso di aver detto cose che potrebbero non farmi passare ma non si sa mai e nei prossimi dieci giorni sarà il mio pensiero fisso. Speriamo bene!
Dopo quest’ultimo colloquio sono uscita dalla sede, ho incontrato mia madre alla fermata della metro di Moscova e siamo andate da Brandy Melville, che sta nella stessa via della sede della WEP e dove ho comprato un astuccio bello bello per la scuola e un nastro per capelli della stessa fantasia. Quando ero in fila per pagare avevo davanti la sorella di Belen Rodriguez, Cecilia; primo “incontro” con una persona famosa: checked. Non sarà ‘sto gran personaggio ma mi sono esaltata un sacco lol. Quindi siamo tornate alla stazione centrale, ho preso un gelato e siamo tornate a casa.
Mentre ero schiacciata come una sardina nel regionale ho pensato a quello che succederebbe nei prossimi mesi se la WEP mi prendesse e inutile dire che spero con tutto il cuore che lo facciano. Anche se a volte penso “ma chi me l’ha fatto fare” o cose del genere, so che questa è una grande opportunità e sono fiera di me per non aver abbandonato questo sogno e per il fatto che sto provando a realizzarlo. Alla prossima!


P.S. un saluto agli “exchange più simpy” (Vit, Ele, Cris, Chia, Jaco, Pao e Gre) ci sta tutto! Sono felicissima di aver avuto la possibilità di conoscervi, vvb ♥


Labels: , , ,

NEWER
PAST